“Abbiamo fronteggiato l’emergenza con mezzi propri e l’aiuto delle banche, senza ricorrere a concordati. Ora, però, necessita l’intervento concreto delle Istituzioni governative”.
L’Agrisemi Minicozzi è stata una delle aziende maggiormente colpite dagli eventi alluvionali che si sono verificati nella notte tra il 14 e il 15 ottobre 2015 e si sono ripetuti nella notte tra il 19 e il 20 ottobre 2015. I danni subiti dall’opificio hanno superato abbondantemente i 10 milioni di euro. Il danno più cospicuo è stato dovuto alla totale distruzione di oltre 7 milioni di euro di scorte di materie prime e mezzi tecnici per l’agricoltura presenti nell’azienda al momento dell’alluvione; il danno relativo alle strutture e agli impianti danneggiati si è aggirato intorno a 1,5 milioni di euro mentre per le macchine e le attrezzature da riparare o da acquistare ex novo è stata accertata una cifra di poco superiore a 1,8 milioni di euro.
“Gli aiuti forniti all’azienda – fanno sapere dall’Agrisemi Minicozzi – immediatamente dopo i due eventi catastrofici, sono stati ben governati e sono serviti a superare la fase dell’emergenza. Il DGR n° 464 del 19 ottobre 2015 conferiva mandato al presidente della Giunta Regionale della Campania per richiedere al Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e ratificato dal Governo in data 6 novembre 2015 ha rappresentato un momento importante per l’azienda e per l’intera provincia di Benevento che ha compreso che non sarebbe stata abbandonata. L’ordinanza n° 298 del 17 novembre 2015, con la quale il capo dipartimento della Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi nominava il commissario delegato, è stato un altro importante segnale che indicava la volontà, da parte di tutti coloro che a vario titolo e con diverse responsabilità era coinvolti nella soluzione delle problematiche scaturite dall’alluvione, di voler trovare delle soluzioni in tempi brevissimi, come comprovato dalle deliberazioni che ratificavano i primi interventi in materia di ripristino delle infrastrutture danneggiate (ponti, strade, viadotti, argini, ecc.).La nomina del Commissario Delegato è servita anche ad avviare l’attività di ricognizione dei danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e per programmare la ricostruzione, come testimoniato dalle diverse circolari, decreti ed ordinanze firmate da Giuseppe Grimaldi. La fine della fase di emergenza è stata sancita dalle deliberazioni n° 401 del 20 luglio 2016 e n° 568 del 18 ottobre con le quali la Giunta Regionale della Campania assegnava risorse per favorire iniziative di ripristino delle strutture delle imprese operanti nella zona alluvionata per un importo complessivo di 20 milioni di euro”.
Dall’azienda, inoltre, hanno sottolineato come “bisogna dare atto che a tali provvedimenti si è arrivati grazie alla forte volontà di Amedeo Lepore, assessore alle Attività Produttive della Giunta De Luca, all’azione di stimolo esercitata da Confindustria Benevento e all’impegno profuso dal Consigliere Regionale della Campania, on. Mino Mortaruolo, in questi mesi sempre a fianco agli imprenditori. Le deliberazioni sono state seguite dal Decreto Dirigenziale n. 451 del 7 dicembre 2016 che ha consentito l’approvazione e la pubblicazione di due avvisi a favore delle aziende alluvionate. In particolare, il bando ‘Avviso per la concessione di contributi a Grandi, Medie, Piccole e Micro imprese danneggiate dagli eventi calamitosi del 14-20 ottobre 2015 in attuazione delle DGR n. 401 del 20 luglio 2016 e DGR n. 565 del 18 ottobre 2016’ ripartiva 15 milioni di euro in 2 linee di intervento, una riferita alle medie e grandi aziende (Linea di intervento A) e l’altra riferita alle microimprese e piccole imprese (Linea di intervento B)”.
Agrisemi Minicozzi ha ovviamente, ha partecipato al bando e, ribadiscono dall’azienda, “attende fiduciosa l’esito dell’istruttoria che se si concluderà in maniera positiva darà nuovo impulso all’attività dell’azienda assicurando un futuro più rassicurante a un numero sempre maggiore di imprenditori agricoli partner commerciali del centro di stoccaggio di Ponte Valentino. Il 28 luglio 2016 anche il Consiglio dei Ministri emanava una delibera ‘Criteri direttivi per la determinazione e concessione dei contributi ai soggetti privati per i danni occorsi alle attività economiche e produttive’ che creava aspettative per il riconoscimento degli aiuti per i danni subiti e che veniva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 6 agosto 2016 ‘Stanziamento di finanziamento per la realizzazione degli interventi di cui all’articolo 5, comma 2, lettera b) della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modifiche ed integrazioni’.
Tuttavia, secondo la dirigenza dell’azienda Minicozzi, “alcune perplessità al riguardo permangono ancora oggi: a fronte di un danno complessivo dichiarato dalle aziende interessate all’alluvione di circa 281 Meuro, quanto sarà lo stanziamento previsto dal Governo? il limite massimo di indennizzo di 450.000,00 euro potrà essere modificato? In verità alcune parole chiarificatrici sono già state spese dall’on. Paola De Micheli nel corso di un incontro tenutosi qualche mese fa alla Rocca dei Rettori di Benevento (14 ottobre 2016). Inoltre, proprio qualche giorno fa, in occasione della visita del premier on. Paolo Gentiloni a Benevento, il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti, on. Umberto Del Basso De Caro, ha ancora una volta rappresentato al presidente del Consiglio la necessità che il Governo sia vicino alle imprese danneggiate dall’alluvione ed in particolare ha espresso l’esigenza di superare il limite di indennizzo di 450.000,00 euro previsto dalla delibera del Consiglio dei Ministri dello scorso luglio, in quanto per diverse aziende i danni subiti sono stati molto ingenti e una forma di indennizzo quale quella prospettata non consentirebbe loro di ritornare alla normalità”.
“Gli imprenditori – continuano dall’Agrisemi Minicozzi – sono convinti che l’incessante lavoro di raccordo tra territorio e governo nazionale, svolto da mesi dal sottosegretario De Caro, sia una garanzia che le promesse fatte all’indomani della calamità verranno mantenute e che l’avviso pubblico che riguarderà il ripristino delle strutture produttive terrà conto delle effettive esigenze di tutti coloro che hanno subito dei danni dall’alluvione. Nel frattempo, però, da quando si è verificata l’alluvione le aziende non hanno ancora ricevuto alcun aiuto. Agrisemi Minicozzi è il caso emblematico di questa situazione: tra momenti di scoramento e di euforia l’azienda ha avuto sempre come unico obiettivo quello di riprendere l’attività in tempi rapidi e per fare ciò si è sinora basata esclusivamente sulle proprie forze. Lo sforzo maggiore è stato fatto proprio nei giorni successivi all’alluvione, quando la distruzione della granella da seme avrebbe potuto innescare una crisi aziendale irrimediabile (fallimento o concordato preventivo) con ripercussioni su un progetto che l’opificio stava portano avanti da anni con il Gruppo Barilla: pasta prodotta, a marchio Voiello, con grano AUREO 100% italiano. In quei momenti – fa sapere l’amministratore dell’azienda – non ho pensato nemmeno per un istante a voltare le spalle alle responsabilità ma, facendo quadrato con gli operatori della filiera e in primis con le aziende agricole, si è operato affinché la coltivazione del frumento duro non scomparisse dalla Campania, acquistando seme certificato da distribuire agli agricoltori e ricostruendo le scorte di mezzi tecnici andati distrutti con l’alluvione. Il risultato di questo impegno è stato il rinnovo nello scorso dicembre del contratto di filiera triennale con il gruppo Barilla che ha permesso a sua volta ad Agrisemi Minicozzi di siglare 700 contratti di filiera con altrettanti imprenditori agricoli. La sottoscrizione del contratto triennale ha rappresentato una straordinaria opportunità commerciale offerta ai cerealicoltori della nostra regione. Infatti, la garanzia del prezzo minimo in funzione dei livelli qualitativi raggiunti consente alle imprese agricole di coprire i propri costi di coltivazione e di ottenere dei margini interessanti; a questo si aggiunge la possibilità, per i cerealicoltori inseriti nella filiera AUREO, di vedersi riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Forestali e Alimentari un aiuto ‘in de minimis’ per l’annata agraria 2016/2017, fino ad un massimo di 100,00 euro/ettaro, in base al Decreto del 2 novembre 2016 n. 11000”.
Per far ripartire la filiera, Agrisemi Minicozzi S.r.l. ha supportato le imprese agricole anche dal punto di vista economico. Infatti, il 16 febbraio 2016 (dopo solo 4 mesi dall’alluvione) in un seminario tenutosi a Benevento la proprietà dichiarava che “prima della nuova raccolta avrebbe riconosciuto agli imprenditori agricoli creditori il 70% della somma dovuta per il grano stoccato presso l’opificio al momento dell’alluvione”. La promessa è stata mantenuta, come possono testimoniare i centinaia di imprenditori agricoli produttori delle varietà Aureo e Svevo e sottolineano, “non un solo euro di quanto pagato dall’azienda è scaturito da soldi pubblici”.
Proprio in questi giorni la società di Ponte Valentino ha reso noto che “il restante 30% dei crediti saranno saldati entro quest’estate. Anche questa volta si può essere certi che l’azienda rispetterà l’impegno preso anche se dovrà utilizzare unicamente i propri capitali. L’azienda fino ad ora ha retto un grosso sforzo economico sia facendo ricorso a mezzi propri sia chiedendo aiuto alle banche. Ha, però, bisogno di liquidità per completare la ristrutturazione dei capannoni e delle macchine/attrezzature danneggiate e, pertanto, chiede alle autorità competenti che facciano fronte agli impegni presi per fornire l’aiuto economico promesso per poter permettere all’azienda di ripartire, consentendo tra le altre cose il proseguimento delle progettualità già avviate al momento dell’alluvione (sviluppo della filiera del frumento tenero, avvio di attività relative alle leguminose da granella, valorizzazione delle produzioni olivicole e olearie) di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio”.